Il problema dei dipendenti pubblici sottopagati, la Sicilia che non funziona
Sono sempre di piu i dipendenti della Pubblica Amministrazione che si sono rivolti al nostro studio legale per essere tutelati davanti il loro datore di lavoro.
Dopo il focus degli operatori di polizia municipale del Comune di Trapani, infatti, lo studio in trasferta in altre città siciliane, ha ricevuto altri mandati per casi analoghi. La maggior parte dei nostri clienti – afferma l’Avv. Salvatore D’Angelo – svolge mansioni notevolmente superiori rispetto a quelle cristallizzate contrattualmente. Si pensi ai dipendendti della Regione Siciliana che inquadrati nella categoria A, svolgono mansioni tipiche della categoria C o D.
In Sicilia – continua l’Avv. D’Angelo – alcuni Tribunali si sono già pronunciati dando seguito all’inquadramento superiore del lavoratore pubblico e condannando la Regione Siciliana al pagamento delle differenze retributive quantificate ed alle spese di giudizio.
Insomma, atteso che esiste già un dato storico, sembra che finalmente i lavoratori destinati contrattualemnte ad aprire e chiudere i cancelli del proprio ufficio, possono avere riconsociuto quel diritto negato da venti anni.
Il paradosso? Gli uffici pubblici, qualora il lavoratore si limiti a fare ció che compete per contratto, possono chiudere, perchè costoro hanno un ruolo determinante.
Parlano di noi anche sul Giornale di Siclia Sez. regionale del 2 Giugno 2017. Ecco appresso l’articolo.