PALERMO (ITALPRESS) – “In Sicilia sono centinaia i dipendenti della Pubblica amministrazione che eseguono mansioni superiori rispetto a quelle per le quali sono state assunte. La qualita’ e la quantita’ del lavoro deve corrispondere per legge ad una equa retribuzione ma spesso i lavoratori di fascia A svolgono mansioni di fascia C“.
E’ quanto denuncia il segretario generale Ugl Sicilia, Giuseppe Messina, annunciando che il sindacato ha deciso di ricorrere alle vie legali.
“L’azione legale – spiega – viene dopo un tentativo invano di composizione bonaria con alcuni Comuni della Sicilia e, talvolta, con gli Assessorati regionali competenti. Trapani, Caltanissetta ed Agrigento in prima fila nella battaglia per il riconoscimento delle differenze retributive e contributive, nonche’ per la richiesta di adeguamento del contratto di lavoro“.
Il legale dell’Ugl-Utl Trapani, avvocato Salvatore D’Angelo, ha gia’ depositato diversi ricorsi nei Tribunali siciliani.
“Nel 2020 – commenta D’Angelo – sono certo che i Tribunali riconosceranno i sacrifici dei lavoratori che per venti anni hanno lavorato per tre volte ed hanno percepito lo stipendio di chi doveva solo aprire e chiudere il cancello del proprio ufficio“.
(ITALPRESS). vbo/com 13-Set-17 13:03 NNNN